Fare le cose per tempo – ovvero quella volta in cui dovetti inviare dei documenti…

 Dovevo inviare via mail dei documenti piuttosto importanti con scadenza prevista alle 13 di un venerdì di qualche mese fa.

Ero venuta a conoscenza del bando circa 2 settimane prima della scadenza. A questo punto del racconto sarò un po’ indulgente con me stessa giustificando il ritardo nella compilazione dei documenti con una parte un po’ più impegnativa delle altre che andava scritta in spagnolo (nulla di troppo difficile, comunque, cv ed un paio di paragrafi).

Due giorni prima della scadenza mi reco in posta per fare una raccomandata, giacché i documenti andavano spediti anche in originale, facendomi rassicurare dall’omino allo sportello sul fatto che sarebbero arrivati senza dubbio in tempo.

Allietata da una così bella notizia mi dico tra me e me:”perché non prendersi un bel giorno di vacanza prima di completare il tutto? Quanto ci vorrà mai a mandare una mail!”.

Questo è uno degli errori fondamentali in cui siete incappati almeno una volta nella vita se soffrite o avete sofferto di procrastinite: sottovalutare la situazione.

Un procrastinatore che si rispetti non mette mai in conto eventuali imprevisti, si riduce semplicemente all’ultimo momento e se qualcosa va storto ed è impossibilitato a portare a termine la sua missione allora vuol dire che “era destino, doveva andare così, è stata colpa di quello o quell’altro…”.

Come ben sapete (se avete letto almeno il mio primo post), io sono una procrastinatrice sulla via della redenzione e conosco bene le mie colpe. Basta osservarsi un po’ per capire quali sono i meccanismi alla base che ci spingono a comportarci così (paura di cambiare la propria situazione, anche in meglio; paura di prendersi delle responsabilità; paura di fallire se si prova a far qualcosa…).

Ritorniamo a quel fatale mercoledì: “ma sì, domani ho tutto il tempo per inviare i documenti, relax”, “cavolo, devo anche fare la scansione della tessera sanitaria! Ma dai, ci penso domani, per oggi ho già dato!”.

Giovedì, nel tardo pomeriggio (perché sarebbe stato troppo impegnativo sbrigare la faccenda in mattinata!) chiamo un’amica chiedendole di farmi il favore di utilizzare il suo scanner. “Mi dispiace, ma è da qualche settimana che il mio scanner dà dei problemi, non funziona!”. Tutto sotto controllo, abbiamo il piano B. Chiamo un’altra amica, confidando nel suo aiuto. Niente, non sarà a casa prima di sera, sul tardi, e l’indomani mattina al lavoro,molto presto. Giovedì, tutti i negozi sono chiusi, edicole/copisterie incluse. “Respira, c’è ancora tempo”.

A volte la sorte è buona con i procrastinatori incalliti. Mette loro accanto delle persone che, in qualche modo, possano illuminare il loro cammino. Io, per esempio, ho una sorella che è la regina del problem solving. Ho anche un’altra sorella, che è la regina del problem making (passatemi lo strano inglesismo), ma questa è un’altra storia.

Con la sorella risolutrice concordiamo di vederci intorno alle 23; suo marito, nonché mio cognato, ha un programma nel suo odiosissimamente utile I-phone che permette di fare la scansione dei documenti. “Perfetto”. “Prima di mezzanotte avrò inviato tutto quanto”.

A volte l’ingenuità dei procrastinatori che sperano di averla passata liscia e che in qualche modo sono dei fighi poiché non si sprecano in inutili preoccupazioni fa veramente tenerezza! Io purtroppo non mi sentivo figa, ma abbastanza cretina. Ed ancora più cretina mi sarei sentita di lì a poche ore.

Dopo aver messo su file il mio codice fiscale mi siedo e do un’ultima occhiata al bando, per sicurezza. Inorridisco quando realizzo che tutti i documenti compilati in formato digitale vanno comunque stampati, firmati, scansionati ed allegati ad un’unica mail.

Effettivamente, detta così, sembra una cosa abbastanza ovvia, ma per un procrastinatore (del mio calibro poi…) è un errore grossolano non così infrequente: non mi ero presa il tempo per leggere accuratamente il bando e per organizzarmi. Avrei potuto, anzi avrei dovuto, stampare i documenti, fare la scansione e solo dopo inviarli per posta.

Ore 00.00. Whatsappo a mia sorella, la problem solver. Mi ragguaglia, per esperienze precedenti, sul fatto che nel piccolo paesino in cui abitiamo non esistono edicole/copisterie che offrano il servizio scansione (prendo nota per un futuro business). Appuntamento a casa sua la mattina seguente, ore 10, per darla vinta, ancora una volta, all’odioso super utile I-phone, dopo essere andata a stampare (di nuovo!) tutti i documenti.

Dopo aver smanettato un po’ per trovare il modo di creare un unico documento composto da più pagine (utile si, ma non abbastanza intuitivo…tiè!), ho tutti i documenti pronti per essere inviati. E’ vero, la mia faccia sul cv sembra il negativo di una foto di Slash dopo una dose massiccia di eroina e in basso ad ogni foglio c’è il nome del programma utilizzato con l’I-phone (in uno dei quali copre in parte la mia firma) ma purtroppo non posso far altro che accontentarmi, non c’è più tempo.

Torno a casa. Apro il mio account di posta elettronica, allego tutti i documenti e…tutto andò a buon fine, direte voi! Ed invece no. Mi accorgo che i file sono troppo pesanti, nonostante li abbia zippati, e purtroppo, per regolamento, devo allegarli tutti ad una sola mail (dallo stesso indirizzo indicato nei documenti, quindi niente WeTransfer o simili). Nonostante tiscali dica che i file superiori a 10Mb saranno inviati come file AllegaMaxi, non ne vuole sapere di inviarmi questa mail!( Perdonatemi se dico delle boiate, ma le mie conoscenze informatiche non vanno al di là di quelle di un utente medio e sicuramente gran parte dei miei problemi sorge dalla mia ignoranza). Manca circa un’ora e un quarto alla scadenza, ho quasi deciso di darmi per vinta.

Poi penso: ” Cosa faccio quando ho un problema e non so cosa fare?”. Chiedo lumi a google, lui sa tutto. Trovo un programma semplice semplice da scaricare per comprimere a dovere tutti i tipi di file. Non appena clicco sul link per scaricarlo mi appare una schermata che mi comunica che il programma è stato scaricato tramite orbit. Che c***o è orbit? Mi accorgo ora che questo post è più lungo del previsto, ma devo assolutamente aprire una parentesi per narrare le vicende alquanto pietose che mi hanno spinta parecchio tempo fa a scaricare questo programma sul mio pc:

“Ho un’amica che è appassionata di Amici, il programma della De Filippi (chiedo perdono per lei), ma il più delle volte è impossibilitata a guardare il serale in diretta e non ha internet a casa per rivedersi le puntate in streaming e mi chiede aiuto perché ho la fama di essere brava col pc (solo la fama, ovviamente, dovuta in gran parte alla mia conoscenza approfondita di  μTorrent vista la grande mole di film che scarico mensilmente. E basta).

Il sito della mediaset ha questa politica: rendere molto difficile la vita delle persone che hanno voglia di scaricare i video dal loro sito poiché hanno problemi a rivederli in streaming quando ne hanno voglia o per altri motivi. Credo che anche loro siano coscienti della qualità di certi programmi e vogliano in questo modo punire chi li segue.

Su consiglio di qualche genio informatico trovato sul web installo un programma che mi permette di scaricare i video dal sito della mediaset (orbit, appunto). E’ fatta, penso ingenuamente. Per scaricare i video ovviamente c’è bisogno dell’ URL e cerco in lungo e largo ma nulla, l’hanno nascosto troppo bene per una capra come me. Cerco ulteriori spiegazioni su internet e, con dei passaggi al limite dell’hackeraggio (sempre agli occhi di una capra come me), riesco a trovare il modo per avere questi dannati video. 3 ore in tutto per scoprirlo.

Dopo qualche mese alla mia amica non servono più le puntate (il serale è finito!) ed io, in un momento dedicato alla pulizia di quella pattumiera che è il mio pc, cancello orbit poiché non lo voglio più (tra l’altro mi aveva dato dei problemi con l’ultima puntata da scaricare).

Pensavo di essermene liberata per sempre, quando mi accorgo che inspiegabilmente, pur avendo cancellato il programma, alcuni download vengono mandati direttamente lì ed io non posso accedervi poiché sul mio pc il programma non esiste più.

Chiaramente non mi sono presa la briga di risolvere subito il problema che si è ripresentato proprio nel momento meno opportuno, alle 12 di quel venerdì (perché le disgrazie da procrastinazione non vengono mai da sole). E questo ci riporta al nostro racconto.”

Con una lucidità che non pensavo di avere, cerco una soluzione alternativa che mi permetta di comprimere i file direttamente on-line, senza scaricare alcun programma. Ringrazio vivamente gli ideatori di http://smallpdf.com/it/comprimere-pdf

Mi prendo i miei quindici minuti buoni per comprimere tutti i documenti e, finalmente, a circa 40 minuti dalla scadenza del bando, invio questa maledetta mail.

Trattenete il fiato ancora un po’, manca un ultimo passaggio. Dopo aver tirato un sospiro di sollievo, non senza essermi maledetta una ventina di volte per la mia incoscienza, vado a ricontrollare la mail e tutti gli allegati e mi accorgo di aver dimenticato di allegare proprio lei: la tessera sanitaria!

Invio un’altra mail scusandomi e chiedendo di ignorare la precedente, questa volta con tutti i file necessari.

Se siete sopravvissuti a questo papiro egizio, spero almeno che vi abbia insegnato qualcosa. La giusta punizione per me sarebbe stata quella di non riuscire ad inviare tutto in tempo, ma sono fermamente convinta che tutto ciò che ci succede sia in toto creato da noi e che il mio subconscio abbia pensato che un po’ di fifarella sarebbe stata sufficiente a farmi imparare la lezione. Vi dico solo che mi sono presa la briga di risolvere il problema con orbit, il programma fantasma, due mesi dopo quel tragico venerdì.

Fare le cose per tempo – ovvero quella volta in cui dovetti inviare dei documenti…ultima modifica: 2014-07-17T16:39:38+02:00da melinapatata
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